CERTIFICAZIONE DI PROTEZIONE CONTRO LE RADIAZIONI NATURALI:

Per poter conseguire la Certificazione sarà necessario eseguire le apposite indagini presso l'unità immobiliare che si vuole certificare come "Protetta". Indipendentemente dal conseguimento della certificazione, l'indagine strumentale che verrà svolta restituirà diversi valori di parametri caratterizzanti la presenza di radiazioni naturali all'interno della proprietà ispezionata e da questi valori si potranno trarre importanti indicazioni sul grado di esposizione di coloro che frequentano abitualmente e per lunghi periodi tale immobile. L'indagine deve essere svolta nell'arco di un anno e con precisi strumenti al fine di ottemperare alle disposizioni normative, ma soprattutto per poter ottenere dalla campagna dati diversi valori significativi in grado di rappresentare in modo corretto la singola realtà. Si tenga presente che la radioattività naturale è la seconda causa, dopo il fumo, di cancerogenesi a livello polmonare.

Se si trascorrono 24 ore all'interno di un'immobile che presenta un livello di radioattività naturale pari al limite previsto (200 Bq/mc) dal quadro normativo otteniamo che:

  • la permanenza espone a 17'280'000 (diciassettemilioniduecentottantamila) raggi alfa provenienti da ogni singolo metro cubo di aria contenuta nella stanza in cui si staziona. Questo significa che se si permane in camera da letto (45 metri cubi) per tutta una giornata, ad esempio durante una semplice influenza, l'esposizione risulta essere pari a 777'600'000 (settecentosettantasettemilioniseicentomila) raggi alfa;
  • considerando che mediamente respirando si rinnovano 8 litri di aria ogni minuto significa che si rinnovano 11,52 mc di aria in 24 ore. Da qui si ricava che, restando in un ambiente in cui la presenza di radioattività è al limite, esponiamo i polmoni ad un bombardamento radioattivo pari a 2'304'000 (duemilionitrecentoquattromila) radiazioni alfa nelle 24 ore. Come ultimo passaggio si deve tenere conto che i polmoni sono 20 volte più sensibili alle dosi di radiazioni rispetto ad altri organi e quindi si ottiene che l'esposizione equivalente è pari a 46'080'000 (quarantaseimilioniottantamila) radiazioni alfa;
  • in funzione del fatto che dopo l'emissione di una radiazione alfa il materiale radioattivo diventa piombo, significa che, mantenendo invariati valori degli esempi precedenti, in 24 si fermano negli alveoli polmonari 2'304'000 (duemilionitrecentoquattromila) atomi di piombo.

Dopo l'indagine si potranno ottenere due risultati distinti:

  • l'indagine rivela che i parametri sono inferiori ai limiti stabiliti dalla normativa vigente e quindi l'Ingegnere, che ha eseguito la campagna dati, provvederà a emettere la certificazione dell'immobile in cui si attesta che lo stesso è "Protetto" da radioattività naturale. Tale documentazione non sarà rilasciata a nome del proprietario ma in riferimento ai dati catastali dell'immobile in modo tale che la certificazione sia strettamente significativa in caso di affitto o compravendita della proprietà. A fronte, quindi, di un investimento irrisorio per eseguire le indagini sul campo, l'immobile conseguirà un'attestazione che, in caso di operazioni immobiliari, aumenterà il valore dello stesso in modo più ampio rispetto all'investimento iniziale;
  • l'indagine rivela che i parametri sono superiori ai limiti stabili dalla normativa vigente e quindi l'immobile non potrà conseguire la certificazione. Anche in questo caso si riscontrano dei benefici in quanto l'investimento per svolgere le indagini ambientali porterà alla consapevolezza di vivere in un ambiente non salubre e quindi si potrà intervenire al fine di rendere lo stesso "Protetto" e migliorare la qualità della propria vita domestica.
Tutti i certificati sono emessi e firmati da un Tecnico (Ingegnere) regolarmente iscritto all'Ordine degli Ingegneri e regolarmente sottoposto alle dinamiche di formazione in costante aggiornamento. La certificazione dell'immobile comporta l'assunzione, da parte del Tecnico, delle responsabilità Civili e Penali previste dalla normativa vigente.